Resoconto degli interventi della protezione civile nell'ambito dell'emergenza coronavirus
04.04.2020 | Comunicazione UFPP

La protezione civile in azione in tutta la Svizzera
La protezione civile continua ad essere molto impegnata sul fronte coronavirus, e questo in tutte le regioni e in tutti cantoni della Svizzera.
Oggi, 04.04.2020, sono in servizio più di 5000 militi, che assolvono i compiti loro affidati con grande dedizione. La responsabilità del loro impiego è dei cantoni.
La maggior parte degli interventi si concentra tutt'ora nella Svizzera occidentale e in Ticino. Se guardiamo alle varie regioni del Paese, la panoramica è la seguente.
Nella Svizzera latina (FR, NE, JU, VD, GE, VS e TI) circa 2900 militi sono impegnati in interventi di sostegno.
Nella Svizzera nordoccidentale (BE, SO, BS, BL e AG) i militi operativi sono circa 800, nella Svizzera orientale (ZH, SH, TG, SG, AR, AI, GL e GR) 1100 e nella Svizzera centrale (ZG, SZ, UR, NW, OW e LU) 200.
Queste cifre rispecchiano l'incidenza del coronavirus nelle varie parti del Paese.
Gli interventi sono orientati alle necessità ed efficienti sotto il profilo delle risorse. Ciò significa che nei singoli Cantoni viene mobilitato e impiegato solo il numero di militi necessario in base alla situazione. Sono quindi determinanti il fabbisogno e gli incarichi di sostegno affidati alla protezione civile. Per questo motivo, i 5000 militi attualmente in servizio rappresentano solo un'istantanea; il loro numero può variare di giorno in giorno, di settimana in settimana a dipendenza dell'evoluzione della situazione.

Interventi flessibili e ben pianificati
I militi della protezione civile svolgono servizi di durata variabile a dipendenza della funzione, del tempo d'intervento e dei compiti da assolvere. Sono inoltre previsti cambi dei turni e rotazioni frequenti. I militi quindi non sono sempre in servizio. Per poter reagire rapidamente, alcuni vengono messi di picchetto.
Questa procedura di cambio dei turni e rotazione permette di tenere conto almeno in parte delle esigenze private e professionali dei militi e dei loro datori di lavoro. La quotidianità di numerosi militi consiste in un alternarsi tra interventi nella protezione civile per far fronte all'emergenza coronavirus e la vita professionale e privata.
Questo sistema garantisce la capacità di resistenza delle organizzazioni di protezione civile sul lungo periodo e permette grande flessibilità. Ma è anche impegnativo: i comandanti e i quadri devono quindi avere ottime competenze di pianificazione.
Molteplici impieghi nella sanità pubblica
L'impiego della protezione civile è tuttora focalizzato sul sostegno alla sanità pubblica, ossia agli ospedali, alle case anziani e di cura e alla Spitex. Si tratta in primo luogo di sgravare il personale nei più svariati compiti. La protezione civile aiuta nelle semplici cure di base e nei lavori di routine, di pulizia e di disinfezione (ad es. delle ambulanze), gestisce i posti di accoglienza e di triage, trasporta persone e sostiene la logistica nella gestione del materiale di protezione e dei farmaci. Nel Canton Ginevra, ad esempio, la protezione civile collabora all'imballaggio e alla consegna di disinfettanti. Sempre molto richiesto è l'impiego di militi per la gestione di linee dirette per la popolazione.
Negli ultimi giorni si è aggiunto come nuovo compito il sostegno nell'allestimento e nella gestione di centri di test drive-in (ad es. a Lucerna, Soletta e Svitto). In alcuni casi, per esempio a Ginevra, i militi aiutano la polizia a sbarrare e controllare piazze pubbliche e lungolaghi.
Infine, sono stati mobilitati anche dei care-team con psicologi che rimangono a disposizione delle forze d'intervento per colloqui e problemi personali.
Dalla regione per la regione
La protezione civile ha una particolarità che la rende preziosa in qualsiasi tipo di intervento: quella di essere un elemento d'intervento dei Cantoni a carattere prevalentemente regionale, che consente di tenere conto in modo mirato delle esigenze e delle condizioni specifiche sul campo o di organizzare facilmente le risorse materiali necessarie in stretta collaborazione con l'industria locale. Questo radicamento regionale garantisce anche la vicinanza alle persone interessate e consente un sostegno flessibile e adeguato alle esigenze.
La dottrina o filosofia d'intervento della protezione civile può essere riassunta come segue:
«La protezione civile agisce dalla regione, per la regione!»
