Resoconto dell'impiego della protezione civile nell'ambito dell'emergenza coronavirus
17.04.2020 | Comunicazione UFPP
La protezione civile, un'organizzazione di milizia mobilitata in forze
La protezione civile è impegnata da ormai diverse settimane nella gestione della crisi del coronavirus. Questa settimana i militi impiegati in tutto il Paese sono 5'800, nella settimana prima di Pasqua erano addirittura 6'100. La maggior parte degli interventi si concentra nella Svizzera occidentale; nella svizzera tedesca i contingenti più numerosi sono dispiegati nei Cantoni di Basilea-Campagna e Zurigo.
Suddiviso per regioni, l'impiego della protezione civile nelle ultime due settimane è stato il seguente:
- «Suisse latine» (FR, NE, JU, VD, GE, VS, TI): 3'200 risp. 3'400 militi;
- Svizzera nordoccidentale (BE, SO, BS, BL, AG): 1'200 risp. 1'300 militi;
- Svizzera orientale (ZH, SH, TG, SG, AR, AI, GL, GR): 1'300 militi in entrambe le settimane;
- Svizzera centrale (ZG, SZ, UR, NW, OW, LU): da 100 a 130 militi.
Intervento sussidiario
I militi della protezione civile continuano ad essere chiamati in servizio e impiegati secondo le necessità e i compiti da svolgere. In quanto mezzo dei cantoni, la protezione civile è impiegata in modo sussidiario, vale a dire quando sussiste un bisogno comprovato di supporto che non può essere coperto con altre risorse di personale.
Affinché ciò sia possibile senza frizioni, nei cantoni sono necessari molti lavori pianificatori e organizzativi dietro le quinte che richiedono un grande dispendio di tempo ed energie. Si tratta di esaminare e valutare le richieste di sostegno, stabilire le priorità e allestire le pianificazioni per gli interventi e il personale, e questo sia per le chiamate in servizio e gli interventi a breve che a lungo termine.
L'obiettivo è quello di avere sul luogo d'intervento nel momento opportuno un numero sufficiente di militi con un'istruzione e una funzione adeguate, come pure di procurare l'equipaggiamento, il materiale e i veicoli di trasporto necessari. Sempre garantendo una rapida reazione in caso di cambiamenti.
La motivazione dei militi della protezione civile impiegati è alta. Molti addirittura si annunciano spontaneamente per prestare servizio.
Interventi focalizzati sulla sanità pubblica
Le organizzazioni di protezione civile di tutta la Svizzera hanno già prestato centinaia di piccoli e grandi interventi. Solo nei Cantoni di Vaud e Ginevra, particolarmente colpiti dall'emergenza coronavirus, sono già stati prestati oltre 500 interventi si sostegno.
Per la chiamata in servizio dei militi bisogna considerare la situazione generale. Da un lato si deve garantire la disponibilità dei militi della protezione civile necessari per fornire il sostegno richiesto, dall'altro si deve tenere debitamente conto del fabbisogno di personale delle aziende rilevanti per il sistema e di quelle critiche importanti per l'approvvigionamento della popolazione. Un'impresa tutt'altro che semplice; ciononostante si è riusciti a trovare un buon equilibrio.
L'impiego della protezione civile continua a concentrarsi sul sostegno della sanità pubblica e delle sue istituzioni. Grande richiesta c'è soprattutto da parte delle case di riposo e di cura, dove i militi sgravano il personale svolgendo varie attività in caso di comprovato bisogno, segnatamente in caso di un aumento repentino del lavoro o di mancanza di personale.
Stima reciproca
Può quindi capitare che un pioniere della protezione civile non sia chiamato a usare attrezzi e macchine da cantiere per rimediare ai danni di un maltempo, ma a usare straccio e spazzolone per eseguire lavori di pulizia. Oppure che un addetto all'assistenza debba rendersi utile anche in lavanderia oltre a svolgere i compiti abituali. Sono lavori poco spettacolari, ma molto apprezzati dal personale e dagli ospiti degli istituti.
Nell'ambito del sostegno inoltre, la protezione civile può fare spesso affidamento anche sulle conoscenze professionali dei propri militi. Che a loro volta durante gli interventi hanno occasione di accumulare esperienze arricchenti e preziose per la loro vita quotidiana.
Entrambi aspetti che fanno senza dubbio la forza del nostro sistema di milizia.