La protezione civile solettese applica piani vaccinali già collaudati
Le vaccinazioni procedono a pieno ritmo in tutta la Svizzera. La protezione civile supporta il sistema sanitario nelle campagne vaccinali. Nel Canton Soletta, assume un ruolo dirigente nella gestione dei grossi centri di vaccinazione, attingendo all’esperienza acquisita negli scorsi anni nell’ambito dei preparativi in vista di uno scenario pandemico.
01.07.2021 | Comunicazione UFPP
A Soletta, Olten e Breitenbach la protezione civile solettese ha allestito tre grandi centri di vaccinazione e istituito otto squadre mobili in grado di eseguire fino a 3500 iniezioni al giorno. La responsabilità dei centri spetta al medico cantonale, che organizza la distribuzione delle dosi di vaccino e il personale medico necessario. La protezione civile effettua i controlli, assicura il corretto svolgimento delle procedure e registra tutte le tappe nel programma informatico prescritto dalla Confederazione. In ogni centro di vaccinazione vengono impiegati da 25 a 60 militi della protezione civile a seconda delle sue dimensioni. 120-140 militi PCi sono attualmente operativi da nove a dieci ore al giorno dal lunedì al sabato. Nei centri di vaccinazione solettesi, i militi hanno già prestato complessivamente più di 10'000 giorni di servizio.
L’unica organizzazione con esperienza in materia
Come in tutti gli altri Cantoni, anche nel Canton Soletta lo stato maggiore di condotta analizza regolarmente tutti i possibili pericoli per la popolazione ed allestisce i piani necessari per gestirli. Gli esperti avevano giudicato elevato il rischio di pandemia già nello studio «Catastrofi e situazioni d’emergenza in Svizzera» dell’UFPP. Nel 2015 il Canton Soletta ha quindi appurato con il medico cantonale come la protezione civile avrebbe potuto supportare il sistema sanitario in caso di pandemia. Una delle missioni legali della protezione civile è infatti quella di fornire sostegno ai partner della protezione della popolazione, tra i quali rientra anche la sanità pubblica.
«Avevamo previsto già allora che in caso di pandemia il sistema sanitario avrebbe presto raggiunto il limite delle sue capacità o rischiato un sovraccarico e che in caso di una vaccinazione di massa avrebbe subìto un’ulteriore pressione. La protezione civile è stata quindi incaricata di supportare gli ospedali e le case di riposo nonché di allestire e gestire i centri di vaccinazione in caso di pandemia», ricorda Diego Ochsner, capo dell’Ufficio del militare e della protezione della popolazione del Canton Soletta.
È stato pertanto elaborato un concetto per la gestione di grandi centri di vaccinazione. Nel 2016 si è tenuta la prima esercitazione di vaccinazione a Grenchen e nel 2018 ne è seguita una seconda a Olten nell’ambito della campagna vaccinale contro l’influenza. Il Canton Soletta aveva così concluso i suoi preparativi in vista della gestione di centri di vaccinazione in caso di pandemia.
Soltanto due anni dopo scoppia una vera pandemia. «Quando nel dicembre 2020 la Confederazione ha impartito ai cantoni l’ordine di vaccinare la popolazione, abbiamo solo dovuto definire i centri di vaccinazione e le loro capacità in base al numero delle dosi di vaccino disponibili», spiega Peter Huber, allora capo della protezione civile solettese. «Le procedure di vaccinazione, le tempistiche e l’organizzazione erano infatti già definite nei piani di vaccinazione. La preparazione si è quindi rivelata estremamente preziosa». Grazie ai preparativi, il Canton Soletta è stato in grado sin dall’inizio di somministrare tutte le dosi ricevute in tempi brevi.
Collaborazione tra l’ufficio della sanità pubblica, la protezione civile cantonale e le OPC regionali
Innanzitutto l’ufficio della sanità pubblica è stato orientato sulle possibili modalità di somministrazione delle dosi di vaccino disponibili. La protezione civile si è occupata di scegliere i luoghi in cui allestire i centri di vaccinazione. Ha quindi adeguato le procedure di vaccinazione e le opzioni infrastrutturali prestabilite alle attuali esigenze e le ha sottoposte all’ufficio della sanità pubblica per approvazione. A metà dicembre la Confederazione ha impartito alle OPC regionali l’ordine di vaccinare la popolazione. I centri di vaccinazione sono stati montati ancora prima di Natale, mentre tra Natale e Capodanno è stata acquistata l’attrezzatura supplementare necessaria, come refrigeratori e altro materiale medico. Ancora in dicembre sono stati vaccinati i primi ospiti e il personale di una casa di riposo di Breitenbach. Nei primi due mesi di pandemia, la protezione civile è stata messa a dura prova poiché regnava l’incertezza sulle dosi di vaccino disponibili e poiché l’UFSP emanava nuove direttive a scadenza settimanale.
La protezione civile collabora anche alla pianificazione delle vaccinazioni. Stabilisce, ad esempio, quante scatole di vaccino aprire sulla base delle dosi disponibili. Gestisce inoltre le linee di vaccinazione in modo che nel sistema ci siano sempre nuovi appuntamenti liberi per la popolazione da vaccinare.
Nei centri di vaccinazione la protezione civile esegue i controlli all’entrata e indirizza i pazienti al punto di registrazione, dove vengono controllati e completati i loro dati personali (numero di tessera di assicurato, ecc.). Successivamente i pazienti devono rispondere alle domande di anamnesi. Coloro che rispondono affermativamente a una o più domande, vengono accompagnati da un medico.
Gli altri vengono indirizzati al box per la somministrazione del vaccino. Dopo l’iniezione viene timbrato e firmato l’attestato di vaccinazione. La protezione civile ha inoltre il compito di sorvegliare le aree di riposo nei centri di vaccinazione. Prima di lasciare il centro, ogni persona vaccinata riceve un attestato di vaccinazione e alcuni opuscoli con informazioni su come comportarsi dopo la vaccinazione.
Per ogni squadra di vaccinazione mobile la protezione civile mette a disposizione due militi per il trasporto e la registrazione delle persone.
I lunghi impieghi mettono a dura prova i militi della protezione civile
I centri di vaccinazione sono stati allestiti in tempi rapidi. L’OPC regionale del Canton Soletta ha gestito molto bene questa fase anche grazie al sostegno dell’amministrazione cantonale della protezione civile. Le truppe di milizia e i quadri professionisti della protezione civile sono messi a dura prova. In passato gli impieghi duravano da una a due settimane, l’attuale impiego ha invece una durata ben superiore. «Non è facile dirigere un impiego per più di mezzo anno mantenendo standard qualitativi elevati», afferma Peter Huber, «Quadri e truppe sono però molto motivati». Infatti la percentuale di persone che entra in servizio è superiore alla media. La maggior parte dei militi sono motivati e felici di poter aiutare la popolazione. La loro soddisfazione si rispecchia anche nelle prestazioni. Quasi tutti i datori di lavoro sostengono gli impieghi della protezione civile, anche se sono costretti a fare a meno dei loro collaboratori a breve termine.
Per garantire un numero sufficiente di personale, l’organizzazione di milizia deve farsi carico di un onere amministrativo notevole. Si tratta di controllare ed esaminare tutte le richieste di dispensa. Ciò comporta molto lavoro e un numero elevato di e-mail e chiamate. In molti casi i comandanti devono rifiutare le richieste di dispensa poiché mancano giustificazioni valide o devono rimpiazzare il loro personale sfinito.
Compiti svolti a piena soddisfazione dei clienti
Nei centri di vaccinazione la soddisfazione dei clienti viene rilevata tramite questionari online. Ogni settimana si raggiungono tra i 4.8 e i 4.9 punti su un punteggio massimo di 5; un risultato eccellente. La protezione civile continua inoltre a ricevere lettere ed e-mail di persone soddisfatte. In segno di ringraziamento molti vaccinati portano cioccolatini e dolci ai militi e al personale medico. Anche l’ufficio della sanità pubblica è soddisfatto: la protezione civile ha svolto tutti i compiti nei tempi previsti e secondo le aspettative.
Il seguente testo è stato redatto in collaborazione con Peter Huber, ex capo della protezione civile dell’Ufficio del militare e della protezione della popolazione nel Canton Soletta.