Il Consiglio nazionale approva il credito destinato al sistema nazionale per lo scambio di dati sicuro
Con 175 voti e 1 astensione il Consiglio nazionale ha approvato il credito d’impegno di 150 milioni di franchi destinato al sistema nazionale per lo scambio di dati sicuro.
14.06.2019 | Comunicazione DDPS
In caso di catastrofi e situazioni d’emergenza gli organi competenti per la protezione della popolazione non possono fare a meno di uno scambio rapido e sicuro di informazioni. Le relative strutture e i relativi sistemi sono di estrema importanza. I sistemi di comunicazione attualmente impiegati presentano però delle lacune nel campo della sicurezza. In occasione dell’Esercitazione della Rete integrata Svizzera per la sicurezza 2014 e dell’esercizio di condotta strategica 2017 è emerso che in caso di penuria di energia elettrica i sistemi di telecomunicazione sarebbero notevolmente limitati. Anche la mancanza di una rappresentazione globale con quadri della situazione è stata identificata come un punto debole fondamentale. Con il nuovo sistema nazionale per lo scambio di dati sicuro il Consiglio federale intende ridurre in maniera significativa tali lacune nel campo della sicurezza.
Il Consiglio nazionale sostiene il progetto. Il sistema sarà sviluppato e acquistato in più fasi entro il 2027 per un importo pari a 150 milioni di franchi. L’acquisto è un progetto chiave in materia di TIC e viene seguito con attenzione dalla Delegazione delle finanze. Il decreto federale prevede una liberazione del credito in tre fasi connessa ai progressi del progetto. L’affare passa ora al Consiglio degli Stati.
Tutte le autorità di sicurezza collegate
In caso di catastrofe o di situazione d’emergenza la rete di dati deve garantire la telecomunicazione e lo scambio di dati a banda larga tra i partner nella protezione della popolazione. Saranno collegati gli organi di condotta e le autorità di sicurezza della Confederazione e dei Cantoni, le organizzazioni d’intervento quali le centrali operative delle polizie cantonali, l’esercito e i gestori di infrastrutture critiche. Nel nuovo sistema sarà incluso anche il sistema nazionale di analisi integrata della situazione. I diversi sistemi per la rappresentazione del quadro della situazione attualmente impiegati potranno quindi essere collegati cosicché a livello nazionale sia disponibile una rappresentazione globale della situazione.
Grazie a un’alimentazione d’emergenza dell’intera infrastruttura di rete mediante generatori, il sistema funzionerà almeno per 14 giorni anche nel caso di un’interruzione di corrente. Isolando tutte le altre reti, ad esempio Internet, la protezione dai ciberattacchi aumenterà in maniera significativa. Il sistema potrà inoltre essere utilizzato anche per applicazioni rilevanti per la sicurezza nella situazione normale.
Costruire sulle infrastrutture esistenti
La Rete nazionale di dati sicura collegherà a banda larga circa 120 ubicazioni degli utenti. A tale scopo saranno utilizzate infrastrutture già esistenti, in particolare le ubicazioni protette e l’infrastruttura a fibre ottiche della Rete di condotta Svizzera, gestita dall’esercito. Per l’interconnessione delle ubicazioni saranno utilizzate altre infrastrutture, ad esempio i cavi a fibre ottiche lungo le strade nazionali. Saranno costruite nuove linee a fibre ottiche solo se il collegamento delle ubicazioni degli utenti non sarà possibile con le infrastrutture esistenti.